Alcune storie narrate durante le camminate dei primi anni:
La storia della cicoria - La valle del partigiano innamorato - L' Ambasciatrice gentile - Il nonno e l'acqua - La storia di cipresso, betulla, quercia, tiglio - Lettura autobiografica da Thomas Bernhard - Il daino brontolone - L'appeso di Formigara - Il castagneto gentile - La storia di Cristoforo - Lettura da Erri De Luca - Il laghetto di Isabella e Ludovico - L'occhio del lupo di Pennac - Il papà ciabattino - Lunga vita all'albero - Pelle d'orso - Il principe Samba - Il viaggio di Amhed - Le parole di Walter Bonatti......
Feed back ricevuti:
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Nicoletta di 25/10/2010
molto bello per me il velo di nebbia lontano. e anche i momenti di silenzio prima dei racconti di ognuno: un silenzio, quello della montagna, che ha un aspetto proprio diverso da quello degli altri silenzi...
Sara di 26/10/2010
Camminare e ascoltare, camminare e narrare intanto intorno a noi tutta la potenza di un posto incontaminato, silenzioso, invitante alla riflessione interiore, fuori dal mondo........ Esperienza molto piacevole che ti sprona ad ascoltare e a farti ascoltare così da conoscere punti di vista diversi sulla vita. Sicuramente da ripetere e chissà chi conoscerò la prossima volta......
Valeria di 25/10/2010
A parte il mio non allenamento che mi ha visto un pò in difficoltà al ritorno, mi è piaciuto. Ho ascoltato molto piacevolmente e ringrazio coloro che hanno narrato. Vedo e apprezzo il camminare ... anche come ... l'andare con lentezza ... guardandomi attorno ... senza l'ansia dell'arrivo ... e a volte anche perchè no ... stare in silenzio per cogliere i suoni, i rumori e i profumi della natura.
Sonia di 22/11/2010
Un bellissimo pomeriggio, in uno scenario sorprendente, silenzio, pace, la nebbia che un pò "toglie" il piacere di godere appieno del paesaggio e un pò restituisce in fascino e attesa di scoprire ancora quei posti.... magari in una prossima tappa... magari con una storia nello zaino. Ringrazio i miei compagni di viaggio, per le loro storie e la loro compagnia.
Claudio di 21/11/2010
Dovevamo essere in otto ed eravamo in quattro. Raggiungere il borgo del Castello, ritrovare l'amico Fulvio, raccontarci storie tra la nebbia e le sagome scure degli alberi, chiudere in Trattoria tra lambrusco, salame ed erbazzone. Poche persone, poche cose ma non è mancato nulla.
Claudio di 25/10/2010
Una cosa che mi è piaciuta molto. c'era chi andava forte e chi andava piano. Ognuno ha camminato come sapeva, chi andando, chi aspettando ... tutti ci siamo ritrovati per ascoltare i racconti e non c'è mai stata la sensazione che ognuno stesse camminando separato dagli altri.